UNA MOGLIE PER BENE
AUTORE: RICCARDO COLAO
Il cellulare squilla e una telefonata inattesa è ricevuta il giorno del compleanno. La voce di una donna amata in gioventù torna a farsi ascoltare, dall’altra parte del mondo, come se venticinque anni, senza più rivedersi, non fossero trascorsi inutilmente.
Lei, quarantaseienne in carriera, sposata, senza figli, donna bellissima ed algida. dai principi rigidi; lui cinquantatreenne. architetto e industriale, divorziato, con figli.
Lei vive da sempre Roma, lui, dopo la separazione coniugale, s’è trasferito dalla Capitale nel suo casale di campagna, a pochi chilometri da Orvieto, e manda avanti una fabbrichetta di laterizi artigianali.
Due stili e due modi di concepire la vita diversi e forse incompatibili.
Cinque lustri dietro le spalle sono tanti, forse possono essere tutta una vita … Eppure quel che non è accaduto negli anni ’80 succede nella metà del primo decennio del secondo millennio.
Riccardo e Marina credevano d’aver chiuso i conti col loro passato, ma quello stesso passato era lui stesso a non aver chiusi i conti con loro. Del resto non s’è mai troppo lontani, abbastanza distanti, nemmeno fisicamente, per ritrovarsi.
Mentre Riccardo percorre l’autostrada e presentarsi a Roma, all’invito a cena, a casa di Marina, con la memoria rivive gli episodi trascorsi e l’emozione del primo incontro. Poi, l’incontro favorisce l’esplosione ed il bisogno, per entrambi, di riprendersi tutto ciò che il destino aveva loro negato. La confessione è biunivoca:non avrebbero mai dovuto perdere l’opportunità di essersi conosciuti in età giovanile.
Riccardo ora è un uomo libero mentre Marina è una moglie per bene. Se ne rendono conto ma la passione che li avvolge è decisamente irresistibile. Marina finirà per vivere la bellissima storia d’amore sotto l’ottica del tradimento coniugale. Combattuta, sino all’ultimo lotterà, finché le sarà possibile, per far coesistere, sia pure nella conflittualità delle convenzioni borghesi, il rapporto ufficiale e quello segreto.
L’amore al tempo di internet, come quello che si celebrava “al tempo del colera” si trasforma nella ricerca continua dell’epilogo destinato al protagonista: convivere, per sempre, assieme alla speranza in una lunghissima attesa.