TRA NUVOLE ROSA E CIELI AZZURRI
Benvenuto Caminiti
Dalla prefazione di Darwin Pastorin
Siamo in tanti ad attendere, giorno dopo giorno, con ansia, i post su Facebook di Benvenuto Caminiti, scrittore e poeta, sentinella delicata e impietosa di Palermo e del Palermo, osservatore attento, passionale e ironico dei fatti del quotidiano e trasognato indagatore della propria anima e delle anime altrui. Ogni lettura è una sorpresa, una meraviglia, un sorso d'acqua fresca: ecco le vicende di famiglia, narrate con dolcezza e con un sottile e, a volte, lacerante rimpianto; ecco sempre presente e dominante la figura di Vladimiro, il fratello giornalista, penna rovente e dolente e sublime, mio maestro nelle stagioni lucenti ed eroiche di "Tuttosport", quando il racconto del calcio rappresentava un approdo avventuroso, salgariano, era avventura e bellezza, memoria e stupore. Benvenuto ha raccolto, più di qualsiasi altro, me compreso, l'eredità di Vladimiro: stesso stile, stessa capacità di narrare ora il particolare e ora l'universale con poetica maestria, stesso furore, stessa ira funesta davanti alle ingiustizie consumate sul prato verde e nella vita, ma anche uno sguardo fanciullino, commosso, al campione arrivato dalla periferia, all'eroe tragico, al fuoriclasse amato nell'infanzia, alla partita persa sì, ma con onore. Insomma: buon sangue e buona penna non mentono.
> Benvenuto ci porta, prendendoci idealmente per mano, nella Palermo dei mercati, dei negozianti, dei vicoli vocianti, tra colori e fragori, ci abbandoniamo alla "carne cruda" del dialetto, ci commuoviamo, ci divertiamo, riusciamo a sentire gli odori, a vedere le piante, i negozi e tutti quei personaggi variegati e straordinari che facciamo subito nostri, e che sembrano usciti dalle pagine belle di Pirandello o Verga.
> E poi, come un oceano sconfinato di passione, ecco il Palermo: non solo la squadra da sempre amata, ma una creatura mitologica, un punto di riferimento costante, archetipo, mito e utopia; e quella Fila 19 che è casa, è rifugio, felicità, apoteosi, rabbia, delusione. Palermo amore e odio, voglia furibonda e malinconica di non andare più allo stadio, dopo una sconfitta imperdonabile, per poi - ogni volta - ritornare sugli spalti, più rosanero che mai. E che pazienza atavica la fantastica moglie Cettina, protagonista di tante di queste pagine, coscienza positiva dell'autore, moglie dolcissima e dalla calma olimpica, unica capace di rasserenare il Benny (spesso) furioso.
> "Tra nuvole rosa e cieli azzurri" è un compendio di nostalgie, di tormenti e luce, di zone chiare e angoli oscuri. È un mosaico di storie esemplari, romantiche, crepuscolari, omeriche, dove ogni aggettivo è al posto giusto. Un diario esistenziale di un cronista per sempre. Un libro che ci coinvolge e ci avvolge. E non ci abbandonerà mai.
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