
ALESSANDRO CALOGERO - ROSARIO DORNETTI - LUCIANO DORNETTI -
SANTA MARIA DELLE SERRE - La Chiesa e la Storia in Area di Fossato Serralta tra '500 e '900
Titani Editori - Formato cm. 16,8 x 24 - Cover a colori con alette e stampa a colori anche sul retro
Un giorno, discutendo di storia, ci siamo accorti di ignorare quella di Fossato; anche la più recente. Avevamo notizie frammentarie e molti vuoti, che apparivano incolmabili. Abbiamo così deciso di provare a colmarli, e di farlo insieme. Qualcuno aveva raccolto documenti di provenienza ecclesiastica, notarile, archivistica, che andavano interpretati, tradotti e comparati tra loro. Disponevamo di sparute notizie bibliografiche, oltre che di qualche opera e di dattiloscritti di A.A. locali precedenti (D. F. Capilupi, O. Davoli, dr R. Giordano, V. Pio).
Avevamo infine le tradizioni orali e le interviste. Tutti elementi che andavano valutati, organizzati e infine composti tra loro, in un discorso strutturato e scorrevole. Abbiamo iniziato con un monumento in rovina, Santa Maria delle Serre, di cui non si conosceva che il nome, e su cui erano fiorite molte inutili leggende e qualche tentativo di appropriazione.
I documenti sulla chiesa erano adeguati e questo ci ha permesso di delineare quasi tutti gli aspetti e di provare così l'infondatezza di molte narrazioni e invenzioni. Abbiamo completato lo studio con ricognizioni sia su terreno sia aeree, effettuate da tecnici che hanno poi stilato le piante dell'edificio e attuato una ricostruzione dell'insieme.
Riteniamo, tutti, di aver restituito le immagini e le emozioni. Avevamo anche una nutrita documentazione delle Visite pastorali alla Diocesi ed è così emersa una mappa organica delle molte chiese della zona. Alcune erano cadute nell'oblio totale, ma siamo riusciti comunque a vivificarle e a trovarne i siti.
Nel complesso, il percorso ecclesiastico, anche se un po' noioso, è stato molto produttivo, perché era aperto a interpolazioni di storia locale, di usanze, costumi, mestieri, protettori, santi; permetteva inoltre di verificare le variazioni di culto in ciascuna chiesa e i modi con cui le chiese stesse e le Congreghe venivano condotte. Per le chiese ormai perdute - ma in genere per tutto il lavoro - abbiamo adottato metodi d'indagine multipli, in accordo ai fondamenti della Scuola francese degli Annales, che ha esteso il significato di documento: da documento scritto a 'qualsiasi testimonianza atta a farci conoscere il passato': "I documenti scritti si usano quando esistono; se non esistono non ci si ferma, ma si adotta ciò che l'ingegnosità dello storico consente di utilizzare: parole, paesaggi, tegole, erbacce, attacchi delle bestie da soma e da traino, perizie geologiche sulle pietre, analisi chimiche del metallo ecc. Forse che tutta una parte del nostro lavoro non consiste nello sforzo di fare parlare le cose mute, di far dire loro ciò che da sole non dicono sugli uomini, sulle società che le hanno prodotte?" (L. Febvre).
Davvero sorprendente, perché inattesa, è stata così la quantità di notizie che abbiamo ottenuto e prodotto nella parte specificamente storica. Adesso, di ogni villaggio conosciamo le date proprie, il percorso ed il ruolo distintivo nel territorio di Fossato, che è un corpo unico.
Certo, alcune storie sono più corpose ed altre meno ma, adesso, gli uomini che hanno abitato questi luoghi, riusciamo a vederli: sono al lavoro, sono sui campi, tessono, vendono, scambiano, sono in cammino, sono in chiesa, seguono le funzioni, sono felici, combattono, sono atterriti. Insomma vivono, perché li abbiamo fatti parlare ed "abbiamo anche fatto parlare le cose mute".
Questo è l'approccio storiografico corretto e chiunque si accosti alla storia di questi luoghi dovrebbe perseguirlo. Soddisfazione dunque, ma consapevolezza che questo è un libro in itinere, un libro che vuol essere il fondamento, il racconto di base su Fossato, ma sul quale si spera che altri possano costruire altro ancora.