PARLO CON MAYA - ROCCO GRANETTO - Titani Editori -

CODICE ISBN - 9791298552180

SINOSSI - Parlo con Maya è un romanzo di fantasia che narra le vicende di Oremo, chirurgo egittologo, che si aggrappa alla forza dell’amore per confutare la sentenza della medicina sull’incurabilità della forma di nanismo che ha colpito Mino, unico figlio, nato con il sacrificio della mamma Sophia.

Oremo scopre un papiro del medico di Cheope contenente una pozione per modificare le dimensioni delle cose e poter creare la più grande piramide che sia mai esistita. Durante un esperimento Mino scompare. Oremo prima di ripeterlo su di sé e scoprire cosa sia successo deve recarsi in un monastero del Tibet per apprendere alcuni segreti. L’esperimento lo porterà prima a toccare il sole e poi a vivere in una città dell’Antico Egitto. L’incontro con il faraone permetterà all’egittologo di guarire suo figlio.

L’appendice con il corso base di linguaggio canino permette al lettore di tradurre i dialoghi canini e dialogare con il proprio cane, a meno di errori di pronuncia…

La storia viene raccontata da un nonno al suo nipotino e solo alla fine si capirà che il protagonista è il narratore. Il romanzo esprime la forza inarrestabile dell’amore e spinge il lettore a perseguire i propri desideri senza arrendersi mai.

L'AUTORE - ROCCO GRANETTO - Concepito in un pomeriggio afoso sulla sabbia della Pelosa, una delle più belle spiagge della Sardegna nel comune di Porto Torres, venni al mondo nel più vicino ospedale di Sassari, annunciato dal terremoto del Belice. Mio padre, maestro elementare a Stintino, mi fece passare le estati in una tenda da campeggio sotto una tamerice di quella spiaggia meravigliosa.

All’età di dodici anni la nostalgia dei miei genitori vicentini verso la loro terra di origine, mi sradicò dalla sabbia arroventata dal sole, nel tentativo, vano, di trapiantarmi nelle scure e concimate terra della pianura padana, compattate dal freddo e bagnate dalla nebbia. La malinconia iniziò a diradarsi solo nel giorno della tesi sulla propagazione delle onde del mare che mi diede la laurea in Ingegneria Civile Idraulica, con specializzazione in campo marittimo, presso l’università di Padova

Il servizio civile, ai piedi dell’altopiano di Asiago, mi immerse nell’amore più grande che esista al mondo: quello di una madre per il proprio figlio. Amore liberato da una telefonata serale che ne avvertiva l’incidente e la conseguente paralisi. Cos’è poi la vita se non Amore.

Lasciai tutto e tutti. Presi la laurea, il ferro da stiro e scappai a Genova a risentire il rumore delle onde.

Un ictus di mio padre e l’amore verso una biondina mi sconquassarono la vita, portandomi infine a Torino, nuovamente lontano da quel mare che prima o poi ritroverò.

La fantasia infantile fu alimentata dai fumetti accatastati nel magazzino dell’edicola del mio migliore amico. I Supereroi della Marvel permettevano di sognare qualunque superpotere. Il Papà maestro la coltivò con le poesie e le favole classiche, tra i viaggi di Jules Verne e la creazione di mosaici multicolore. Il nitrito della cavallina storna continua a risuonare alto nella mia mente.

Parlo con Maya è la prima esperienza di scrittura, nata ascoltando la Divina Commedia recitata da Benigni e condividendo la vita, per sedici anni, con una cagnolina yorkshire.