I MESSAGGERI - Cristiano Piacentini - Titani editori - Prima Edizione 2019
Copertina a colori pagina 324 - Formato 15 x 21
Finale Emilia, Italia 20 maggio 2012 - La campagna ed il paese vicino dormivano serenamente cullati dalla primavera mite della pianura Padana. Situata fra le Alpi e l'Appennino tosco-emiliano, solcata dal fiume Po e dai suoi innumerevoli affluenti, è una regione rigogliosa e molto popolata. Purtroppo l'evoluzione della crosta terrestre nel giro di qualche milione di anni l'avrebbe soppiantata con una catena montuosa. La tettonica a zolle non lasciava dubbi sugli eventi futuri, la zolla del continente africano spingeva contro la zolla europea. Sulla lunga linea di scontro è situata per l'appunto la pianura Padana e la notte del 20 maggio 2012 la spinta dei movimenti contrastanti dei 2 continenti si manifestò con una forte scossa di terremoto.
Il sisma di magnitudo 5.9 causò parecchi danni in svariati paesi della zona, la maggior parte delle chiese subì danni ingenti e nel crollo di alcuni fabbricati industriali si dovettero registrare alcuni decessi. Sorprendente fu per i geologi riscontrare il formarsi di faglie in alcune aree in cui dal terreno fuoriusciva sabbia. Il sottosuolo di questa regione è ricco di sabbia sedimentaria depositata nei millenni dall'incessante scorrere del fiume più grande d'Italia, il Po.I terreni agricoli nelle vicinanze dell'epicentro del terremoto sembravano solcati da lunghi graffi.
Visti dall'alto alcuni biancheggiavano ricolmi di sabbia mentre in altri la luce veniva assorbita dalla profondità della fessura. Fu qui che il geologo Ernesto Gandolfi il giorno 23 scoprì all'interno di una fenditura un cunicolo lungo circa 7 metri che scendeva verso il basso e portava ad una piccola caverna artificiale.
Dalla prima ispezione notò immediatamente i sostegni in legno che sorreggevano la volta...