CAMPIONI NON SOLO SI NASCE...MA LO SI PUO' ANCHE DIVENTARE - L'Arte del Dribbling - GIOVANNI ALESSANDRO - Titani Editori - Prefazione di Fausto Silipo (Allenatore di Calcio - Selez. Nazionale Italiana DIlettanti)
Prefazione di Fausto Silipo
Qualcuno (l’amico giornalista Riccardo Colao e pure mio editore, tanto per non fare nomi) mi chiede - dopo avermi inviato in anteprima il testo – di rilasciare una prefazione al volume “Campioni non solo si nasce ma lo si può anche diventare – L’Arte del Dribbling” (edito da Titani Editori) opera di Giovanni Alessandro che a Catanzaro - mi dicono - abbia messo su una fucina del football, nella zona denominata Germaneto, dove forgia giovani talenti. Tra questi “virgulti” (sempre per non fare nomi) mi ritorna in mente quello di Manuel Nicoletti. Esordiente nel campionato di serie “B”, all’età di 15 anni, ha giocato nel Catanzaro, nel Crotone, nel Monopoli, nel Foggia e nella Reggiana. Lui è “diventato campione” anche grazie agli insegnamenti di mister Alessandro. Gli stessi che ora ritengo abbia raccolto e divulgati nel testo di cui sto accennando.
Mentre prenoto - sin da ora - una visita nel corso dei mesi estivi presso la struttura della piccola “Coverciano” tutta catanzarese ho dedicato tempo, con passione e interesse, alla lettura di questo stimolante trattato sul modo di preparare gli atleti al calcio.
L’idea mi è parsa originale e ritengo che Giovanni Alessandro abbia saputo trarre dal profondo del suo impegno, dallo spirito di sacrificio e (meglio esprimerlo francamente) dal suo amore per il soccer (come dicono in Inghilterra, teorie che trovano applicabilità nel calcio dilettantistico). Ritengo possano essere utilissime per aiutare a crescere chi non nasce con i geni del campione incorporati e tuttavia aspira a strutturarsi nella tipologia del buon calciatore che intende scommettere sulle proprie capacità, affinandole.
La mia personale storia di calciatore si è avviata quando a Catanzaro i ragazzi coetanei e della mia epoca correvano negli unici spazi a noi consentiti al di fuori delle mura domestiche: le rughe e le piazzette dei quartieri dove si abitava nel centro storico. Nel mio caso “la Maddalena”… Mentre i palloni a cui potevamo dare del “tu” erano fantasiosamente costruiti di pezze e di gomme ma talmente robusti da poter essere rimbalzati sui muri dei palazzi e schizzati ovunque idealmente si costruivano immaginarie porte da bucare… dove il gol era valido anche senza la rete…
Partendo dalle giovanili dell’US Catanzaro ho giocato in serie B, in serie A, in Coppa Italia, ho incrociato le gambe persino con Pelé e il calcio è stato la mia vita, la mia famiglia, il mio mondo… (ho un ricordo bellissimo di “o Rey” come di tutti gli avversari con i quali mi sono confrontato sempre nello spirito della lealtà e del puro egoismo). La mia carriera professionista è iniziata a Catanzaro grazie al presidente Nicola Ceravolo che permettendomi di allenarmi con la prima squadra - ha favorito l’inserimento nell’ambiente da protagonista - sino poi a consentirmi l’esordio nel campionato cadetto. Ho indossato con onore e affetto le maglie giallorosse del Catanzaro, poi quelle rossoblu del Genoa e infine le rosanero del Palermo. E ovunque ho sempre mirato a miglio-rare nelle prestazioni… Magari un testo come quello che ho letto con attenzione avrebbe potuto darmi ulteriori spunti per crescere con rapidità… Ecco perché lo suggerisco ai colleghi e quanti si misurano nel settore giovanile poiché è principalmente innova-tivo e ha in sé peculiarità che dovrebbero essere presenti nelle materie che si insegnano nelle scuole calcio. Forse oggi tante istruzioni sono livellate e ogni aspirante calciatore dovrebbe seguire il percorso cucito su misura avendo ciascun soggetto ca-ratteristiche fisiche, tecniche e caratteriali ben diverse dall’altro.
Alessandro parla, anzi scrive, come “mangia”: si nota subito, sin dai primi capitoli, che lui è uno di quelli che si nutre di “Pane e Pallone” e che la sua segreta speranza si cela dietro il sorriso sincero dei ragazzi che grazie al suo metodo avranno modo di imparare bene ciò che in altri vivai magari è sottovalutato per troppa fretta o superficialità.
Conclusa l’attività di calciatore ho sentito il bisogno di pro-seguire la mia esperienza nell’ambiente quale allenatore ed essere stato il c.t. delle selezioni Under-16 e 17 della Lega Nazionale Dilettanti. Ho allenato a Cremona, Cosenza, Siena, Crotone, Viterbo, Rende, Stabia, Licata, Matera e Catanzaro e posso confer-mare la grandissima utilità delle piccole società calcistiche giovanili che costituiscono il vivaio dal quale estrarre linfa vitale per il calcio nazionale.
Ringrazio chi mi ha permesso di venirne a conoscenza in ante-prima di questa opera e auguro il miglior successo possibile nell’ ambiente per la semplice ragione che testi come quello a firma di Alessandro (Titani Editori) che mirano alla formazione di calcia-tori in erba e che alimentano l’amore per la sfera di cuoio “nu-mero 5” non possono che nutrire semi germoglianti per il futuro del nostro calcio locale e nazionale.
Fausto Silipo*
*Fausto Silipo è stato un Calciatore Professionista ed è tutt’ora inserito nei ruoli federali quale Allenatore. É nato a Catanzaro il 13 febbraio 1949. Vanta 65 presenze nel massimo torneo calcistico nazionale (Serie A) e 267 presenze e 15 reti in Serie B. Ruolo difensore, terzino, libero; É stato finalista di Coppa Italia in un'occasione (20/06/1979 – Juventus - Palermo 2-1). In serie A ha disputato tre campionati, due col Catanzaro e uno col Genoa. Ha scritto recentemente la sua biografia umana e sportiva dal titolo “C’era un ragazzo che come me” pubblicata da Titani Editori.