7 GIORNI NELLA MENTE DEL FABBRO - Enzo Angeletti - Titani Editori - Prefazione di Riccardo Colao
Formato 14,8 x 21 - Cover a colori - Pagine interne 158
È difficile al giorno d’oggi ritrovare, tra le tante proposte che quotidianamente affollano il nostro tavolo di lavoro, libri così ben scritti e articolati quale quello che ora vi trovate tra le mani e state per iniziare a leggere. Ci è piaciuto al punto da voler dedicare all’opera, che presentiamo, una breve ma esaustiva nota introduttiva. “7 Giorni Nella Mente del Fabbro” viene da un’idea dell’autore Enzo Angeletti che rivela, nella stesura, quanto sia importante il luogo di residenza di ogni italiano, nella porzione di territorio in cui si vive. Il nostro Enzo ha la caparbietà e la forza del generoso popolo di Sardegna, consapevole che sia la goccia, col suo incessante picchiettio, ad essere capace di scavare anche il materiale più coriaceo. Ecco che la sua fervida capacità immaginifica gli consente di calarsi nei panni di un fabbro conscio di come il fuoco pieghi persino il ferro trasformandolo in ardite opere d’arte o semplici utensili comunque necessari a svolgere varie mansioni. La trama è affascinante, innovativa e non intendiamo rivelarla per ovvi motivi, ma questo non ci esime dal riconoscere che il racconto sia ben sviluppato e ottimamente distribuito, senza alti e bassi, con ritmi che assicurano al lettore sane emozioni culturali che si attendono da un buon libro. Alla fine della lettura, sarete dispiaciuti che sia terminato! (Riccardo Colao)
LA TRAMA: Questo scritto è figlio di una frase che mi è venuta per esprimere una situazione umana che inizialmente non sapevo attribuire a nessun protagonista. Intorno ad essa, poco a poco si è sviluppato tutto, la frase è la seguente: Ogni sera riponeva gli attrezzi nel capanno e chiudeva il portellone, e con questo gesto si sentiva libero di immaginare ogni resa non come la perdita di una battaglia ma come l’inizio di una nuova possibilità. Da qui sono partito per raccontare sette giorni della vita di un ragazzo qualunque della provincia italiana. Il protagonista si chiama Terenzio, fa il Fabbro di mestiere, ama riflettere, ragionando con la propria testa per spiegare, a sé stesso ed agli altri, la vita che affronta. Ogni giorno anche se non è un giorno speciale, è una vita in piccolo, un “modulo di vita”, con il suo inizio, il suo scorrere e la sua fine. In questo quotidiano, Terenzio scorge la specialità, nel particolare l’universalità. Non vuole convincere nessuno della “bontà” della sua filosofia, essa serve solo a lui, è connaturata al suo modo di interpretare i fatti. (Enzo Angeletti)
Enzo Angeletti nasce a Rieti il 18 settembre 1975. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra Rieti, il Cicolano e L’Aquila. Terminati gli studi si trasferisce in Sardegna a Porto Torres, dove vive con la sua famiglia ed esercita la professione di Odontoiatra. Appassionato di musica suona la chitarra in diverse formazioni locali, dilettandosi anche nella composizione di brani propri. E’ un Lettore onnivoro, che, senza preferenze di genere, spazia dalla saggistica alla poesia ai romanzi, non disdegnando la letteratura per l’infanzia.
La passione per la scrittura inizia precocemente, come un gioco: prima poesie e filastrocche, anchein dialetto, poi testi di canzoni e racconti brevi, per approdare infine al romanzo.